Slide Tecnologie informatiche per la tracciabilità e la sostenibilità della filiera del pomodoro

Dalla Sicilia innovazione, qualità e tutela della biodiversità

La Sicilia grazie alla sua vantaggiosa posizione geografica, la variabilità dei suoli, la presenza del più alto vulcano attivo di Europa, che rende la terra intorno molto fertile e del clima presenta una biodiversità stimata tra le maggiori in Europa, con un eccezionale numero di specie floristiche e faunistiche, ricchezza di habitat e di paesaggi.
Tutte queste caratteristiche ne favoriscono la vocazione agricola e produzioni di eccellenza, fondamentali per la salute del consumatore e per lo sviluppo locale.
Inoltre con oltre 370 mila ettari anche nel 2019 la Sicilia si é conferma la prima Regione con maggiore superficie coltivata a biologico secondo il rapporto annuale del SINAB (Sistema di Informazione Nazionale sull’agricoltura biologica) diffuso da Coldiretti.
Frutto del territorio e della sua storia, la Sicilia è un incredibile scrigno di prodotti tipici e vere e proprie eccellenze agricole ed alimentari che vanno dagli ortaggi, fra cui il conosciutissimo pomodoro di Pachino, nella tipologia a grappolo, ciliegino, costoluto e tondo liscio, ai vini sempre più affermati nei consessi internazionali, ai grani antichi riscoperti e all’olio di qualità.

Scopo del progetto: ricerca e innovazione

Tomatrack, dal seme alla tavola: tecnologie informatiche per la tracciabilità e la sostenibilità della filiera del pomodoro, finanziato nell’ambito della misura 16.1 del PSR 2014-2020 della Regione Sicilia, ha fra i suoi scopi quello di valorizzre ed innovare la filiera del pomodoro, perseguendo le seguenti finalità:

  1. introdurre ed integrare soluzioni ICT innovative a supporto della coltivazione in serra e pieno campo;
  2. razionalizzare l’uso delle risorse attraverso l’ottimizzazione delle pratiche agronomiche e l’implementazione di un sistema di supporto alle decisioni per agricoltori e tecnici;
  3. applicare modalità di lavoro e soluzioni informatiche per garantire la tracciabilità completa, dal vivaio alla distribuzione, delle produzioni di pomodoro locale;
  4. realizzare innovazioni di processo e prodotto per il riutilizzo degli scarti della produzione agricola della filiera e di altre aziende agricole del comprensorio.

L’applicazione integrata di queste innovazioni consentirà di incrementare la qualità del prodotto, la sostenibilità ambientale, la fiducia nella filiera ed allo stesso tempo portare benefici al reddito dei produttori. Infatti, nonostante la zona del Ragusano, dove si svolgerà il progetto, ha da sempre una vivacissima vocazione agricola di qualità per gli ortaggi e non solo, tuttavia la filiera del pomodoro locale ha necessità di essere supportata nella competizione con altri prodotti di provenienza estera, anche al fine di ampliare i canali di commercializzazione e quindi estendere la possibilità di esportazione verso nuovi mercati. La tracciabilità del prodotto e la predisposizione di una carta d’identità digitale che includa le operazioni svolte e le risorse impiegate durante la coltivazione costituirà la base per un’innovativa strategia di marketing e di diffusione dei risultati.

Attività realizzata nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 – MISURA 16 – COOPERAZIONE
SOTTOMISURA 16.1 “Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura”